Giovedì 9 aprile 2020, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, in audizione alla Camera dei Deputati ha annunciato le modalità di restart che gli Atenei italiani adotteranno progressivamente nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19.

In linea con le disposizioni ministeriali, Uniurb completerà il semestre in corso continuando a garantire online non solo la didattica e le sedute di laurea, come ormai avviene dal 2 marzo, ma anche gli esami di profitto. Lo ha spiegato il Rettore Vilberto Stocchi nella Nota del 7 aprile 2020, a cui ha fatto seguito il Decreto Rettorale del 14 aprile 2020.

“L’Università di Urbino – ha scritto il Magnifico – sta mettendo in atto una serie di iniziative finalizzate ad agevolare il prosieguo regolare della carriera dei propri studenti. In una situazione di estremo disagio quale quella che stiamo vivendo, è nostra intenzione avvalerci delle tecnologie più avanzate, mettendo in campo i sussidi più adatti allo svolgimento regolare delle sessioni di esame.

Le prove orali di accertamento si svolgeranno in via straordinaria a distanza, avvalendosi delle tecnologie già in dotazione ed utilizzate per la didattica online nel corrente semestre, cioè Blackboard Collaborate all’interno della piattaforma Moodle, così come si svolgeranno a distanza quelle scritte, però a partire dal 25 maggio e con modalità che verranno successivamente comunicate”.

Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato Marco Bernardo, Professore Ordinario di Informatica, Delegato Rettorale all’Innovazione Tecnologica e Vicedirettore del CISDEL, Centro Integrato Servizi Didattici ed E-Learning.

 

Il Professor Marco Bernardo

Professor Bernardo, gli esami online sono ai blocchi di partenza. Quando si sosterranno le prime prove orali?

Conformemente al calendario accademico, la sessione estiva degli esami inizia lunedì 11 maggio. Tuttavia, prima di quella data in alcuni corsi di laurea sono in programma le sessioni d’esame straordinarie rivolte a studenti fuori corso. Fermo restando che gli esami non potranno che svolgersi in modalità online stante l’emergenza sanitaria, è stato previsto dal Decreto Rettorale emanato lo scorso 14 aprile – preceduto da una Nota Rettorale del 7 aprile – che le prove orali a distanza si possano svolgere da subito, mentre le prove scritte a distanza solo a partire da lunedì 25 maggio.

Nel Decreto Rettorale si legge che gli strumenti previsti per le prove orali a distanza sono quelli che già supportano la didattica online del nostro Ateneo.

Sì. L’esame orale a distanza si avvarrà degli stessi strumenti che vengono usati per le lezioni online: il sistema di web conference Blackboard Collaborate integrato nella piattaforma Moodle.
Per cui, tutti gli studenti che si sono iscritti a un determinato appello d’esame in Esse3, e tutti gli studenti di quello stesso insegnamento che desiderano assistere, possono accedere, dentro Moodle, alla stanza Blackboard Collaborate predisposta dal docente per l’appello.

 

Dopodiché, uno alla volta, gli studenti iscritti si sottopongono all’esame in videoconferenza. Dentro la piattaforma, solo lo studente esaminato e il docente devono tenere acceso il microfono e la webcam, gli altri possono solo ascoltare e guardare.

Come si svolgerà l’esame orale a distanza?

L’esame a distanza inizierà così come l’esame in presenza, con l’accertamento dell’identità dello studente. Per cui, aperto il collegamento, lo studente invierà per posta elettronica al docente una scansione, oppure una foto digitale, di un proprio documento d’identità o della propria tessera universitaria. In questa prima fase è importante che lo studente non mostri il proprio documento d’identità in webcam, così da evitare di compromettere la riservatezza dei dati personali.

 

Una volta effettuato l’accertamento, lo studente dimostrerà al docente, attraverso la propria webcam, che nel luogo chiuso in cui sosterrà la prova non ci siano altre persone e che nelle vicinanze della propria postazione non ci siano ausili didattici non consentiti. Com’è ovvio, su richiesta del docente questa operazione potrà essere ripetuta in qualsiasi altro momento dello svolgimento della prova orale. Dopodiché lo studente dovrà essere costantemente visibile tramite la propria webcam e guardare sempre l’obiettivo.

Di quali strumenti dovranno dotarsi i nostri studenti?

I ragazzi dovranno avere a disposizione una connessione Internet il più possibile stabile, auspicabilmente in fibra, nonché un pc con sistema operativo e browser aggiornati, un microfono e una webcam.
È importante anche segnalare che la piattaforma Moodle e lo strumento Blackboard Collaborate funzionano sui sistemi operativi Linux, Mac e Windows usando i browser Firefox, Chrome, Safari ed Edge, pertanto gli studenti avranno un’ampia scelta.

Quindi, il monitor che occorre è quello di un pc; sono esclusi smartphone e tablet?

Non è solo una questione di monitor, ma soprattutto di processore, memoria e alimentazione elettrica, cioè si tratta di una questione di prestazioni, che in un pc sono molto superiori rispetto a un tablet o a uno smartphone. Tuttavia, se in situazioni di emergenza si dovesse accedere a Moodle e Blackboard Collaborate da smartphone o tablet, sempre via browser, sarebbe comunque necessaria una connessione Internet il più possibile stabile, che auspicabilmente agganci il 4G.

La seduta non è registrata, ma gli studenti iscritti allo stesso esame potranno seguirla in videoconferenza, è esatto?

Esatto, il live streaming è aperto esclusivamente agli studenti che hanno l’insegnamento nel loro piano degli studi e che si sono registrati al relativo spazio Moodle, cosa che tipicamente fanno all’inizio delle lezioni. Solo loro potranno partecipare e seguire l’esame orale in videoconferenza, usando le stesse modalità che regolano la partecipazione alle lezioni online.

 

Ci tengo a sottolineare che soltanto gli studenti preventivamente iscrittisi all’esame in Esse3 lo potranno sostenere, gli altri saranno meri spettatori. Questo perché l’iscrizione all’esame in Esse3 comporta la compilazione del questionario sulla didattica, che è uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dei servizi dell’Ateneo.

Una breve interruzione della connessione, potrebbe compromettere la prova?

La valutazione di questo tipo di problematiche sarà a discrezione del docente. È ovvio che se si trattasse di un’interruzione molto breve e occasionale, il docente potrebbe decidere di proseguire regolarmente l’orale una volta ripristinato il collegamento, diversamente potrebbe ritenere che si tratti di un caso sospetto.

Terminato l’esame, in che modo il docente comunicherà l’esito della prova allo studente?

Esattamente come lo comunicherebbe alla fine della prova orale in presenza, cioè esprimendo in diretta il voto. Poi lo studente lo accetterà o lo rifiuterà e alla fine dell’appello il voto, se accettato, sarà verbalizzato digitalmente in Esse3.

Quindi, tutto il processo comincia e si conclude in Esse3!

Certamente. Come al solito, lo studente si iscrive all’esame nei tempi e nei modi previsti in Esse3 e, alla fine dell’esame, rintraccia il voto in Esse3. Quello che cambia è che la prova non si svolge in presenza, ma a distanza e, quindi, anziché recarsi fisicamente in un’aula del nostro Ateneo lo studente accede alla piattaforma Moodle e da lì entra nello spazio virtuale dell’insegnamento dove trova un’attività Blackboard Collaborate, con l’indicazione di data e ora, a cui collegarsi per sostenere l’esame orale.

Dal prossimo 25 maggio anche le prove scritte saranno sostenute a distanza. Si utilizzeranno modalità e piattaforme diverse?

Per quanto riguarda gli esami orali a distanza, si tratta di strumenti con i quali docenti e studenti hanno già una certa confidenza perché sono gli stessi che stanno utilizzando nelle lezioni a distanza. Per gli esami scritti a distanza, invece, stiamo valutando e testando l’uso di sistemi di e-proctoring, cioè di monitoraggio digitale automatico a distanza sia del computer usato dall’esaminando durante la prova, sia del comportamento generale dell’esaminando stesso. Strumenti che al termine della prova segnalano al docente i cosiddetti “incidenti”, cioè le possibili deviazioni dal regolare modo di agire richiesto.

 

Il ricorso a tali dispositivi è motivato dal fatto che, mentre nell’esame orale c’è un rapporto uno a uno per cui anche a distanza il docente può agevolmente controllare il corretto comportamento dello studente, nell’esame scritto c’è un rapporto uno a molti che rende di fatto impossibile il compito di sorveglianza al docente se non viene adeguatamente assistito.

Anche Uniurb potrebbe portare in campo l’intelligenza artificiale!

Sì. L’intelligenza artificiale entra in gioco perché elabora opportunamente le immagini dello studente e gli screenshot del suo PC, al fine di analizzare i comportamenti delle persona e dei dispositivi usati per poi fornire in tempi rapidi un quadro completo e dettagliato di quanto accaduto nell’aula virtuale.

Gli Atenei italiani in che modo si preparano ad affrontare le prossime sessioni degli esami di profitto?

Le diverse modalità di erogazione e di gestione degli esami a distanza hanno sollecitato e aperto un ampio dibattito, tuttora in corso, a livello nazionale.
Personalmente, ho partecipato a diverse riunioni telematiche organizzate dalla CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, e dal CoDAU, il Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, e mi sono confrontato con delegati rettorali e dirigenti informatici di altri Atenei.

 

È probabile che la soluzione più appropriata consista nell’adottare contestualmente una molteplicità di strumenti, perché nel fare esami a distanza, specie quelli scritti, occorre mettere a disposizione dello studente il testo con i quesiti, fornirgli uno strumento per scrivere le risposte, monitorare visivamente e uditivamente a distanza i suoi movimenti, monitorare il suo computer e fare tutte queste operazioni nel rispetto assoluto del GDPR, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati vigente nell’Unione Europea. Un problema assolutamente non banale che stiamo affrontando, com’è opportuno che sia, a livello di sistema universitario nazionale.

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